mercoledì 30 maggio 2007

Orto Botanico

E' probabile che fin dal 1520 esistesse un Orto con collezioni di piante officinali presso l'abitazione in Pavia di Leonardo Leggi, Lettore di "Medicina Pratica Ordinaria". L'ubicazione di questo primo Orto, però, rimane incerta, ed è probabile che esso abbia cambiato sede più volte durante il Lettorato dei Semplici. Al Lettore Fulgenzio Vitman si deve l'opera di sensibilizzazione e persuasione delle autorità competenti al fine di creare una struttura adeguata per l'insegnamento della Botanica.
Grazie all'operosità di Vitman finalmente nel 1773 prende corpo l'attuale Orto Botanico di via S. Epifanio. In pochi anni l'Orto viene sistemato e gli edifici dell'ex convento lateranense di S. Epifanio vengono destinati all'Istituto di Botanica.


Nel 1776, essendo Direttore Valentino Brusati, vengono edificate anche le serre su progetto dell'Arch. Piermarini, dapprima in legno, poi in muratura. Ma il merito di una sistemazione completa va soprattutto ad Antonio Scopoli, che diresse l'Orto botanico dal 1777 al 1778 e che fu lo studioso più noto dell'Istituto ed Orto Botanico dell'Università di Pavia .


L'Orto Botanico subì nel corso degli anni numerose trasformazioni fino ad ampliarsi nel 1887, occupando gli attuali 3 ettari circa (comprese le superfici coperte dagli edifici e dalle serre).
Nel secondo dopoguerra venne radicalmente trasformata la facciata dell'Istituto, costruendo l'ampio scalone frontale che sovrasta la fontana circolare, così da restituire unità architettonica alla facciata stessa.





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